Riflettere sul passato, riportarsi nel presente e costruire un creativo futuro

In questi giorni sto riflettendo su una cosa importante: hai presente quando ti arrivano delle intuizioni improvvise, come la famosa lampadina che si accende? Ecco, stavolta mi ha riportato indietro nel tempo, all’età di 17 anni, quando mi diedero il debito in italiano e ho passato un’intera estate a leggere quotidiani.

Al mio prof non piaceva come scrivevo e pure quello di disegno non apprezzava il mio stile. E ora che faccio? Mi ritrovo a scrivere continuamente e a dipingere per rilassarmi e per comunicare.

Ma cos’è sta storia?! Diciamo che in questo ultimo anno mi sono fatta tante domande e le risposte stanno arrivando. 😉

Quindi, sono arrivata alla conclusione di questo piccolo aneddoto personale: io nella dimensione creativa sto molto bene e anche ad accompagnare gli altri a starci mi piace assai. Il mio consiglio per te che stai leggendo è proprio questo: persegui le tue passioni, non mollare. Ciò che senti è più importante di qualsiasi giudizio esterno spesso influenzato da storie di vita personali che non ti riguardano, ma che ti vengono semplicemente riversate e tu come uno specchio rifletti ciò che gli altri non sono riusciti a raggiungere.

Certo, se lo capivo prima magari avrei insistito verso delle strade più consone a me, seguendo più il cuore che la ragione, ma gira e rigira sono qui, che in fondo faccio ciò che mi piace.

La gratitudine in me è molta, ogni cosa nella vita serve, ogni situazione che vivi ti porta esattamente dove sei destinato ad andare, ogni esperienza che fai ti rafforza e ti conduce nella via dell’amore. Quando sei tu a scegliere, nulla di brutto può accaderti.

 

Nel passato ci si va attraverso i ricordi, ma con uno scopo ben preciso: accogliere l’insegnamento e trasformarlo in messaggio utile per il presente. Poco serve voltarsi indietro con rimorso e tristezza, si ricade in un vortice di ansia e sensi di colpa. Ecco a cosa serve la creatività: a trasmutare gli strascichi del tempo ormai vecchi e depotenzianti, in nuova linfa vitale che funge da carburante per la tua nuova macchina.

Osservati com’eri, ma per vedere i passi in avanti che hai compiuto e anche se alcuni ti sembrano “sbagliati”, non giudicarli e piuttosto guardali con amore e compassione. Da quando hai iniziato a leggere questo articolo ti sei già trasformato di un pochino, non te ne sei accorto, perché i movimenti impercettibili dell’animo umano seguono le più disparate vie e ti portano a cambiare in una forma più vera e in sintonia con il cuore.

E’ proprio qui, ora, che costruisci te stesso, ponendo le basi per un futuro migliore. Può essere che tu viva una quotidianità serena e gioiosa, ma può accadere che ti imbatti in una sfida improvvisa e spiazzante. Che fare allora? Ricorri ai tuoi strumenti, nella tua cassetta degli attrezzi, ricca di esperienze e di tecniche che ti fanno stare bene. Se ancora senti di non aver con te nulla di tutto ciò, te lo dico io ciò che hai già e che tutti abbiamo: il respiro. La nostra forza vitale, ciò che ci cura e ci porta proprio qui in questo momento. Respirare con la pancia, attraverso il respiro diaframmatico, è uno dei doni che ogni uomo e donna ed essere vivente su questa terra ha a disposizione ogni secondo per vivere, amarsi, guarire e trasformarsi.

Non darlo mai per scontato, come non dare mai per scontata la vita. E’ preziosa.

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Eliana

Operatrice Olistica specializzata in Arteterapia. Mi occupo di percorsi di riscoperta di creatività e intuito, per ipersensibili. Ti aiuto a vederti in modo chiaro.

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