L’autoritratto è una tecnica molto usata dai pittori dal Medioevo sino al completo riconoscimento artistico durante il Rinascimento. Questa forma artistica è prevalentemente pittorica, ma ha avuto anche diffusione in scultura e fotografia.
L’autoritratto è un atto d’amore verso te stesso, per rafforzare la tua autostima e osservare la bellezza dell’aprirsi a ciò che vedi veramente e alle sensazioni che arrivano.
E ora ti racconto la mia esperienza a riguardo.
Questa storia inizia con un consulto di tarocchi. Ho sperimentato molto in questi ultimi anni e un po’ per gioco, un po’ per curiosità ho “chiesto” ispirazione ai tarocchi di Marsiglia ( https://it.wikipedia.org/wiki/Tarocchi_di_Marsiglia). La connessione che si crea tra le carte e CHI SEI è davvero molto potente e precisa, ne esci davvero stupito.
Cosa centra dunque la pittura, ti starai chiedendo?
E’ molto interessante perché il dipingere mi è servito come “rito” per comunicare al mio inconscio chi sono e cosa desidero trasmettere. I colori utilizzati con consapevolezza creano davvero delle connessioni profonde con il tuo spirito creativo e riescono a “smuovere” situazioni bloccate della tua vita o semplicemente ti aiutano a lasciare una traccia di te attraverso l’espressione del colore.
Il colore può trasformare la tua vita ed attivare dei cambiamenti molto potenti. L’alchimia che si crea ti rigenera, ti guarisce e ti fa crescere verso la giusta direzione per te.
Ti racconto quindi cosa ho creato per esprimermi e per “mostrarmi” così come sono ora. E’ stato molto curioso perché questo dipinto sono riuscita solo ora a completarlo, dopo mesi. Certe volte quando dipingi può accadere che ti blocchi e non riesci ad andare avanti per poi riprendere in un altro momento.
Sono molto soddisfatta e fiera di me, devo proprio dirlo, perché è come se si fosse sbloccato qualcosa, se avessi raggiunto un nuovo livello di consapevolezza e se dentro di me ci sia una nuova trasformazione in atto.
E’ nato così il mio autoritratto:

Eliana Santin – Acrilico su tela – 50×70 cm
L’ho firmato FLORA, il nome che è “arrivato “ dalla luna piena del mese di maggio, in seguito ad un rito di passaggio in cui ho espresso dei desideri e ho lasciato andare vecchie abitudini. Io adoro i riti e vedo che si ripercuotono nella quotidianità e danno vita a piccole trasformazioni che rendono liberi e grati verso la vita stessa.
Come ti ho raccontato in questo articolo ho inserito un pettirosso, che si è appoggiato alla mia finestra mentre dipingevo questo quadro. Questo uccello ha una bellissima simbologia: rappresenta la rinascita e la trasformazione positiva, l’indipendenza, la generosità, la curiosità e la protezione. Quando ne vedi uno solitamente si sta avvicinando la pioggia o la neve.
Ho fatto uscire delle farfalle da un uovo, simboli di rinascita e di voglia di esprimere le proprie potenzialità. Richiama alla trasmutazione alchemica, ad un passaggio a cui si arriva dopo un percorso non privo di difficoltà. E’ un insetto che insegna a seguire i mutamenti delle vita con consapevolezza, a realizzare i desideri più profondi e ad essere liberi dalle convenzioni sociali.
L’uovo corrisponde al mio cuore ed è simbolo di una nuova vita, di un processo che inizia e finisce per poi ricominciare, racchiudendo in sé il mistero biologico dell’origine e il segreto dell’essere. E’ un simbolo femminile di accoglienza e abbondanza.
Ho mescolato colori, ho tratto la forza dal rosso e la tranquillità e l’equilibrio dal verde.
Ho creato uno sfondo argenteo come la luna e ho sentito che in questo dipinto ci ho messo tutta me stessa.
Ho superato dei limiti, ho accolto il nuovo e ho iniziato un percorso che piano piano mi condurrà a salutare serenamente le vecchie cose che non mi servono più.
Dipingere come meraviglioso atto di trasmutazione.
Grazie, Eliana
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