“Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli.”
Emilio Salgari
Trovo questa riflessione in dei vecchi appunti e decido di iniziare così questo articolo dedicato alla voce.
L’esprimersi, che per me ha un risvolto poliedrico, e che abbraccio in molti campi di vita connessi alla creazione dal cuore, come la pittura, la scrittura, la cucina, l’arte, la musica e molto altro.
Ho trovato curioso imbattermi proprio ora nella celebre frase di Salgari, ma credo sia perfetta, puntuale, come lo è ogni segnale che incontriamo nel nostro cammino di vita.
Dunque, la voce, come ponte, come collegamento tra te e il “fuori”, ma anche fra te e il tuo mondo interiore fatto di innumerevoli risvolti, sorprendente, che può essere fatto di infinite sfaccettature, dal mare calmo, alla tempesta più rumorosa.
La cosa importante è sempre e comunque non trattenere la voce, in qualsiasi forma essa sia, quando si è pronti ad esprimerla.
A volte ci si ritira, si tergiversa, si riempie uno spazio delimitato da dei confini di sicurezza, per non esporsi prima del tempo, ma arriva il momento in cui dare voce al proprio sentire diventa un’urgenza, un bisogno dell’anima.
Quindi ora ti chiedo:
– in che modo ti esprimi?
– quando senti l’urgenza di farlo, quale è il tuo canale di espressione preferenziale?
Ti invito anche ad ascoltare questa registrazione in cui ti parlo di Fai sentire la tua voce 😉
Ti aspetto nei commenti. 😉
Buon ascolto,
Eliana
Leave A Response